P. e M., due lavoratori esperti, ricevono l'incarico di potare alcuni arbusti lungo le sponde di un laghetto. I due impiegano dei decespugliatori dotati di lame per il taglio dell'erba. P. lavora a circa 30 m di distanza in posizione sfalsata rispetto al collega M.
Quando P. avverte un colpo secco alla gamba sinistra, dapprima non vi fa caso. Quando tenta di mettere in appoggio la gamba, cade a terra e solo allora scopre la grave lesione. Il rumore è così intenso che non riesce ad attirare l'attenzione del collega. Alla fine, con il cellulare riesce ad avvertire il superiore.
Dall'indagine d'infortunio emerge che i due lavoratori non aveva tagliato erba o arbusti sottili, bensì dei polloni e che, per aumentare le prestazioni del decespugliatore, avevano utilizzato delle lame più grandi. I forti colpi, la velocità elevata e il peso non indifferente delle lame hanno provocato un affaticamento del materiale e la rottura dell'albero di trasmissione.
Le lame non erano ammesse dal fabbricante, inoltre era assente la targhetta di immatricolazione e nel manuale d'uso non era indicato per quali apparecchi erano consentite le lame.
Ogni utensile nasce per uno scopo preciso. Se l'utensile viene utilizzato correttamente, è possibile garantire sicurezza e prestazioni ottimali.