Fotocopiatrici e stampanti producono emissioni quali ad esempio ozono, raggi ultravioletti, rumore, polveri di carta, domestiche o di toner, composti organici volatili e calore; tutto dipende dal tipo di apparecchio e dalle condizioni di utilizzo (ad es. frequenza d'uso, caratteristiche del locale ecc.). Per capire quali sono i pericoli concreti per la salute occorre valutare ogni caso individualmente.
Le varie indagini e misurazioni condotte dalla Suva sui posti di lavoro hanno rilevato che in molti casi è possibile migliorare le condizioni di lavoro adottando semplici provvedimenti.
Ecco alcuni esempi di misure efficaci:
Soprattutto le stampanti di vecchia generazione dovrebbero essere sostituite con apparecchi moderni a basse emissioni (ad es. apparecchi con certificazione di ecocompatibilità).
È importante che il superiore prenda sul serio eventuali disturbi accusati dai dipendenti in seguito al lavoro svolto (ad es. irritazione degli occhi e delle mucose delle vie aeree superiori e inferiori). Se tali malesseri persistono anche dopo aver migliorato l'ambiente di lavoro, occorre eseguire un esame più approfondito, ad esempio con la collaborazione della Suva. Non bisogna dimenticare che esistono anche altri fattori in grado di provocare simili disturbi.
Per maggiori informazioni al riguardo si rimanda al factsheet «Stampanti laser, fotocopiatrici e toner: pericoli per la salute» (vedi sotto) e al sito della Deutsche Bundesanstalt für Arbeitsschutz und Arbeitsmedizin (ente federale tedesco per la prevenzione e la medicina del lavoro): Fotocopiatrici e stampanti in ufficio (disponibile in tedesco) .