Le barriere fotoelettriche servono, in combinazione con i ripari fissi, a proteggere la zona utensili delle presse azionate a mano o in automatico. Di regola, la corsa della pressa viene azionata da un pedale o da un comando a due mani. Nelle presse più piccole, una barriera fotoelettrica può fungere anche da «dispositivo di sicurezza con comando dell'avviamento», ossia può avviare la corsa della pressa.
La distanza di sicurezza S compresa tra lo spazio protetto dalla barriera e la zona di pericolo più vicina all'operatore deve essere misurata in modo tale che, in caso di accesso, la pressa possa arrestare i movimenti pericolosi (tramite chiusura utensili, espulsore ecc.) prima che venga raggiunta la zona di pericolo.
La distanza di sicurezza dipende dai seguenti fattori:
La distanza di sicurezza viene calcolata in base alla formula S = K x T + C e non deve mai essere inferiore a 100 mm.
Risoluzione della barriera [mm] |
Valore C1) [mm] |
Funzionamento a passo (avvio corsa tramite barriera) |
---|---|---|
≤ 14 > 14 ≤ 20 > 20 ≤ 30 |
0
80 130 |
consentito |
> 30 ≤ 40
> 40 |
240 850 |
non consentito |
La distanza supplementare C dipende dalla risoluzione della barriera:
1) Sulle presse messe in circolazione prima del 1.1.1997, se la risoluzione della barriera è >14 ≤ 30 mm il valore C è pari a 60 mm, mentre con una risoluzione >30 ≤ 40 mm, il valore C deve essere pari a 80 mm.
Nota Bene:
•La distanza di sicurezza S deve essere indicata sulla pressa.
•L'attrezzatore deve verificare ad ogni regolazione se la distanza di sicurezza è corretta.
•Il tempo di arresto T e la distanza di sicurezza S devono essere verificati periodicamente da personale specializzato.
Se la corsa della pressa è azionata dal comando della barriera di protezione (funzionamento a passo), bisogna rispettare anche i seguenti requisiti di sicurezza:
Equipaggiare a posteriori una pressa con una barriera fotoelettrica per il funzionamento a passo significa cambiare notevolmente il funzionamento della pressa. Dopo il retrofit, la pressa deve essere conforme alle norme che disciplinano la messa in circolazione di nuove macchine.
Le barriere fotoelettriche possono essere rese inefficaci da fenomeni di riflessione parassita (ad es. a causa di superfici riflettenti) o di disallineamento.
L'efficacia della barriera fotoelettrica deve essere verificata ogni giorno dall'attrezzatore e dopo ogni regolazione. A tale scopo bisogna utilizzare l'astina di prova fornita dal costruttore. Questo strumento deve essere custodito vicino alla pressa.