In Svizzera si verificano ogni anno circa 45 000 infortuni legati al calcio amatoriale; essi causano costi assicurativi per un ammontare di 160 milioni di franchi. Per promuovere il fair play sui campi da gioco e ridurre il numero degli infortunati, l'Associazione Svizzera di Football e la Suva premiano le dieci società di calcio più corrette. Quest'anno il Trofeo Fair Play è stato assegnato alla sezione femminile del Lucerna.
Tuttavia il fair play non gode ovunque della stessa considerazione e il suo mancato rispetto è spesso alla base degli infortuni. 45 000 di questi interessano ogni anno le calciatrici e i calciatori assicurati obbligatoriamente contro gli infortuni e causano la perdita di mezzo milione di giornate lavorative, oltre a costi assicurativi per circa 160 milioni di franchi. In Svizzera si contano 250 000 calciatoritesserati e circa 400 000 giocatori per hobby.
Per premiare il rispetto delle regole sui campi da gioco, dal 2004 viene assegnato il Trofeo Fair Play alle dieci società di calcio più corrette del Paese. Partecipano alla selezione tutti i club dei campionati regionali delle categorie attivi, seniori e veterani. Oltre all'ammontare dei punti di penalità, nei criteri di valutazione rientra pure il comportamento nei confronti di avversari, arbitri, allenatori e funzionari. I responsabili regionali del fair play valutano i team secondo criteri uniformi. Nella classifica, comprendente 754 società, le posizioni da due a cinque sono occupate dal FC Goldstern, dal FC Eschenbach, dal FC Dietwil e dalla sezione femminile del FC San Gallo. Queste società sono state premiate con buoni d'acquisto del valore di 11 000 fino a 8000 franchi.
Barbara Senn, comunicazione d'impresa,
tel. 041 419 54 76, barbara.senn@suva.ch
Operante dal 1918, oggi la Suva occupa 3200 collaboratori nella sede principale di Lucerna, nelle 18 agenzie sul territorio nazionale e nelle due cliniche di riabilitazione a Bellikon e Sion. Azienda autonoma di diritto pubblico con un volume premi di 4,2 miliardi di franchi, la Suva assicura 120 000 imprese, ossia 1,9 milioni di lavoratori, contro le ripercussioni degli infortuni e delle malattie professionali. Le persone disoccupate sono automaticamente assicurate alla Suva. Dal 2005 gestisce anche l'assicurazione militare su mandato del Consiglio federale. Le prestazioni comprendono assicurazione, prevenzione e riabilitazione. La Suva si auto- finanzia, non beneficia di fondi pubblici e ridistribuisce gli utili agli assicurati sotto forma di riduzione dei premi. Nel Consiglio d’amministrazione sono rappresentate le parti sociali – datori di lavoro e lavoratori – e la Confederazione.