Questa mattina, in un clima costruttivo, si è tenuto il secondo incontro tra i rappresentanti dei sindacati (Unia, SEV e Transfair), la commissione del personale delle officine FFS di Bellinzona, l’associazione «Giù le mani» e la Suva. Nella circostanza sono stati ulteriormente approfonditi i temi individuati nel corso della riunione dello scorso 14 ottobre 2019. In particolare è stato deciso di creare un gruppo di lavoro operativo (FFS, sindacati, commissione del personale e Suva) allo scopo di garantire la massima trasparenza nell’ambito della questione amianto.
A posteriori è risultato che il carattere eccessivamente tecnico delle risposte fornite unito a talune imprecisioni derivanti dalla necessità di tradurre il tutto dal tedesco all’italiano, ha contribuito a generare apprensione e confusione nelle maestranze. Obiettivo del secondo incontro è stato pertanto quello di gettare le basi per offrire a queste ultime un percorso concordato, eventualmente accompagnato da una nuova comunicazione in grado di portare infine la chiarezza e la trasparenza necessarie sulla situazione esistente oltre a illustrare le misure di prevenzione poste in atto già da tempo da parte della Suva.
Più concretamente si è stabilito di procedere in maniera coordinata creando un gruppo di lavoro tra le FFS, i sindacati e la Suva per la definizione del processo.
Per il resto la Suva mette a disposizione ed aggiorna costantemente il materiale informativo sul tema e lo rende accessibile al pubblico (www.suva.ch/amianto ). Inoltre, come già a più riprese segnalato, la Suva continua la propria opera di sostegno ad associazioni di categoria e alle imprese per quanto riguarda l’istruzione sul tema amianto.
Da ultimo la Suva ha comunque nuovamente ribadito i vincoli di natura legale che le impediscono di entrare in discussione a proposito di casi specifici rispettivamente di fornire dettagli su singole persone, gruppi di persone o singole imprese.
Maggiori dettagli in allegato: Infografica sull’ammissione nel programma di prevenzione nel settore della medicina del lavoro in seguito alla pregressa esposizione all’amianto.
Operante dal 1918, oggi la Suva occupa 4200 collaboratori nella sede principale di Lucerna, nelle 18 agenzie sul territorio nazionale e nelle due cliniche di riabilitazione a Bellikon e Sion. Azienda autonoma di diritto pubblico con un volume premi di 4,3 miliardi di franchi, la Suva assicura 129 000 imprese, ossia 2,0 milioni di lavoratori, contro le ripercussioni degli infortuni e delle malattie professionali. Le persone disoccupate sono automaticamente assicurate alla Suva. Dal 2005 gestisce anche l'assicurazione militare su mandato del Consiglio federale. Le prestazioni comprendono assicurazione, prevenzione e riabilitazione. La Suva si autofinanzia, non beneficia di fondi pubblici e ridistribuisce gli utili agli assicurati sotto forma di riduzione dei premi. Nel Consiglio della Suva sono rappresentate le parti sociali – datori di lavoro e lavoratori – e la Confederazione.