18 agosto 2022 | Comunicato stampa

Apprendiste e apprendisti: attenzione a mani, occhi e gambe

Tra gli apprendisti si registrano molte ferite da taglio alle mani e schegge negli occhi: il loro rischio di infortunio è quasi doppio rispetto ai lavoratori più esperti. Sono tre le parti del corpo maggiormente a rischio.

Indice

      Migliaia di giovani hanno iniziato il tirocinio all’inizio di agosto. Gli attuali dati infortunistici mostrano che iniziare una professione, oltre a suscitare interesse, può nascondere delle insidie.

      Durante l’esercizio dell’attività professionale apprendiste e apprendisti subiscono di gran lunga più infortuni alle mani (42 per cento), soprattutto svolgendo le classiche attività artigianali come tagliare, piallare o trapanare. La maggior parte di loro riporta tagli, punture, graffi o escoriazioni.

      Al secondo posto per frequenza ci sono gli infortuni agli occhi (16 per cento): gli apprendisti vengono colpiti soprattutto quando lavorano con macchine che producono schegge o trucioli di metallo o legno.

      Gambe, caviglie e piedi sono al terzo posto tra le parti del corpo più colpite (13 per cento). Quasi la metà dei casi è dovuto a cadute in piano, che avvengono perlopiù mettendo il piede in fallo o cadendo sulle scale.

      Ogni anno un apprendista su otto subisce un infortunio professionale

      Ogni anno si verificano circa 23 000 infortuni sul lavoro tra gli apprendisti, due dei quali con esito mortale. «Ogni anno un apprendista su otto subisce un infortunio professionale. Il rischio di infortunio pertanto è quasi doppio rispetto a quello dei lavoratori più esperti» spiega Reto Kellerhals, il quale cura la campagna di prevenzione Suva «Tirocinio in sicurezza» che mette in guardia dai pericoli apprendiste e apprendisti.

      I motivi per cui questa categoria presenta un elevato rischio di infortunio sono evidenti: chi è in formazione è ancora inesperto nel maneggiare macchine e utensili e sottovaluta i pericoli sul lavoro perché non ha esperienza professionale. Inoltre, non ha ancora sviluppato una routine e un modo di lavorare sistematico.

      Formatori professionali e superiori: figure decisive

      In questo contesto, i formatori professionali e i superiori hanno un ruolo decisivo. Sono infatti responsabili di istruire il personale e hanno un obbligo di sorveglianza nei confronti degli apprendisti. Ad esempio, ricordando loro che quando lavorano sulle macchine hanno l’obbligo di indossare gli occhiali di protezione. «Anche nei primi anni dopo il tirocinio i lavoratori presentano un rischio di infortunio elevato, visto che sono ancora poco abituati alle procedure lavorative e devono svolgere spesso mansioni nuove. In alcuni casi, inoltre, non sono consapevoli dei pericoli che corrono. Per questo è importante assisterli da vicino anche una volta terminato il tirocinio» aggiunge Kellerhals.

      I formatori professionali e i superiori devono inoltre dare il buon esempio, mostrando dove si nascondono i pericoli sul posto di lavoro e come affrontarli. «A fare la differenza è la cultura della prevenzione in azienda che determina se gli apprendisti hanno il coraggio di fare domande in caso di dubbi o di dire STOP in caso di pericolo» afferma Kellerhals. E proprio quest’ultimo aspetto è fondamentale per prevenire gli infortuni.

      SwissSkills: scoprire i pericoli in prima persona

      Dal 7 all’11 settembre 2022 si terranno a Berna gli «SwissSkills», i Campionati Svizzeri delle Professioni, durante i quali si potranno guardare dal vivo giovani professionisti all’opera e cimentarsi addirittura in molte delle professioni rappresentate. Anche la Suva sarà presente con un percorso interattivo che permetterà ai partecipanti di provare i rischi di infortunio sulla propria pelle. https://www.swiss-skills2022.ch/it

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      Chi siamo

      Nata nel 1918, la Suva occupa circa 4500 collaboratrici e collaboratori nella sede principale di Lucerna, nelle 18 sedi di agenzia presenti sul territorio svizzero e nelle due cliniche di riabilitazione a Bellikon e Sion. Azienda autonoma di diritto pubblico, assicura circa 130 000 imprese con due milioni di lavoratrici e lavoratori contro le conseguenze degli infortuni sul lavoro e nel tempo libero e delle malattie professionali. Le persone disoccupate sono automaticamente assicurate alla Suva. Su mandato della Confederazione gestisce inoltre l’assicurazione militare e l’assicurazione contro gli infortuni per le persone coinvolte in provvedimenti dell’assicurazione per l’invalidità. Il ventaglio di servizi e prestazioni della Suva comprende prevenzione, assicurazione e riabilitazione. La Suva si autofinanzia, non beneficia di fondi pubblici e distribuisce gli utili agli assicurati sotto forma di riduzione dei premi. Nel Consiglio della Suva sono rappresentate le parti sociali – datori di lavoro e lavoratori – e la Confederazione.

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