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27 aprile 2021 | di Caspar Türler

Confrontare gli indicatori per capire dove intervenire

Il nuovo responsabile HR Felix Arnold era preoccupato per le assenze in azienda, molto superiori alla media del settore. Ma con la gestione delle assenze e la consulenza in prevenzione della Suva, la Schneebeli Metallbau AG è riuscita a ridurre infortuni, costi e premi.

Indice

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La Schneebeli Metallbau AG, attiva nel settore delle metalcostruzioni, si è specializzata anche in tecniche e costruzioni ad alta sicurezza. Felix Arnold presenta una bussola di sicurezza a base circolare con sistema di controllo intelligente, prodotta a Dietlikon.

Gestione delle assenze

La sede della Schneebeli Metallbau AG ha una struttura compatta e granitica, proprio come le bussole e le porte ad alta sicurezza, in cui l'azienda si è specializzata. Il sito produttivo, un tempo a Zurigo, è stato trasferito nella vicina Dietlikon quasi 50 anni fa, mentre l'amministrazione si è insediata da poco nel nuovo edificio, annesso allo stabilimento. «È stato un miglioramento importante sia per i processi che per la sicurezza sul lavoro, due aspetti ai quali tengo molto da sempre» spiega Felix Arnold. L'attuale «responsabile dell'amministrazione» ha fatto tesoro delle esperienze maturate in qualità di AdSic e direttore prima di approdare alla Schneebeli Metallbau AG. Malgrado ritenga appropriato il nome della sua funzione, il suo ambito di responsabilità spazia dalle finanze alle risorse umane, dall'informatica alla gestione della qualità.

La madre di tutti i disastri

Appena arrivato, Felix Arnold ha subito dimostrato le sue numerose qualità e una brillante capacità analitica. Nel consultare gli archivi dell'azienda a conduzione familiare con 70 dipendenti, è rimasto sorpreso dai dati relativi alle assenze. «Ero sbalordito: ho contato circa 4000 ore di assenza per registro. In tutto, l'equivalente di due anni-persona. Ogni dipendente, in media, mancava dal lavoro per 12-13 giorni, mentre il dato medio per il nostro settore calcolato dall'Ufficio federale di statistica era pari a 8,5 giorni».

Man mano che approfondiva i dettagli, Felix Arnold era sempre più sconvolto. Bisognava fare il possibile per recuperare terreno in fatto di sicurezza sul lavoro. Alcune notifiche di infortunio, secondo lui, erano quasi inconcepibili: ad esempio «scheggia in un occhio nonostante l'uso di occhiali di protezione». «Per prima cosa, questo evento è il caso peggiore che possa verificarsi nel settore delle metalcostruzioni, la madre di tutti i disastri. Poi ho concluso che i dipendenti, per comodità o disattenzione, non indossavano sempre gli occhiali di protezione». Sembra paradossale che un'azienda specializzata in prodotti ad alta sicurezza possa trascurare a tal punto la sicurezza sul lavoro.

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Nel settore delle metalcostruzioni, abilità e precisione sono importanti quanto la sicurezza e la prevenzione degli infortuni. Quasi tutti i posti di lavoro sono dotati di dispositivi meccanici di sollevamento / abbassamento che consentono di trasportare in sicurezza e senza fatica gli elementi pesanti nelle varie fasi del processo produttivo.

I dati del settore, uno stimolo per migliorare

Con questi dati alla mano, Arnold è riuscito a sensibilizzare la direzione sul tema della prevenzione degli infortuni e delle assenze. Era ora di prendere provvedimenti e investire di più nella sicurezza. Per prima cosa bisognava imporre l'uso sistematico degli occhiali di protezione. Per far sì che le persone con problemi di vista non fossero costrette a indossare due paia di occhiali uno sopra l'altro, Arnold ha convinto la direzione a finanziare l'acquisto di occhiali di protezione graduati. Questa misura ha suscitato il consenso dei dipendenti, rendendoli più disponibili a collaborare.

La strada da percorrere, tuttavia, era ancora lunga. Felix Arnold si è rivolto alla Suva. Con il supporto di specialisti, è stato definito e descritto in dettaglio un processo per la gestione delle assenze. Dopodiché i dieci membri del management della Schneebeli Metallbau AG hanno seguito un workshop di formazione. Il successivo confronto degli indicatori con i dati del settore calcolati dalla Suva ha fornito validi argomenti da presentare alla direzione, dimostrando la necessità di intervento e il potenziale di risparmio. «Ho calcolato che nei tre-cinque anni seguenti avremmo potuto risparmiare centinaia di migliaia di franchi, se ci fossimo impegnati in modo costante a ridurre le assenze e ad attuare misure di sicurezza mirate» spiega in sintesi Felix Arnold.

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Vi basterà indicare il numero di occupati a tempo pieno, il numero di infortuni professionali e non professionali, il totale dei giorni di assenza (infortunio e malattia) e il salario giornaliero medio.

I costi legati alle assenze sono solo uno degli aspetti

I miglioramenti apportati da Arnold sono tangibili, ma non finisce qui: la prevenzione richiede infatti un impegno continuo. «Gli obiettivi più importanti sono stati raggiunti, ad esempio il numero di infortuni agli occhi si è ridotto da 15 a cinque all'anno, e l'anno scorso ce ne sono stati solo tre» afferma Felix Arnold con una punta di orgoglio. «Naturalmente non possiamo arrivare ovunque, e con 70 dipendenti anche una sola assenza di lunga durata si fa già sentire» ammette.

Per quanto riguarda i risparmi sui costi, la stima varia in base a diversi fattori: l'organizzazione dell'azienda, i rischi legati al lavoro e le attività svolte dai dipendenti nel tempo libero. Nell'ambito della prevenzione degli INP, lo stesso Arnold vorrebbe fare di più: «Non so se i manifesti della Suva con consigli mirati per chi gioca a calcio o pratica sci siano stati utili. Di certo, i nostri metalcostruttori non hanno bisogno di un abbonamento in palestra. Quando svolgono lavori di montaggio all'aperto, li esorto sempre a proteggersi dal sole, e spero che seguano queste raccomandazioni anche nella vita privata».

Fermare l'effetto domino

Per Felix Arnold, ridurre le circostanze concomitanti negative degli infortuni sul lavoro è importante quanto risparmiare sui costi, se non di più. «Se le assenze si accumulano, bisogna intervenire» afferma convinto Felix Arnold. Come avviene nel domino, una tessera può colpire quella successiva creando in men che non si dica un danno di reputazione. «Per ogni infortunio sul lavoro viene versata un'indennità giornaliera. Se gli infortuni sono numerosi, però, bisogna mettere in conto cambiamenti nella pianificazione, spese amministrative più alte, straordinari e stress. In caso di ritardi nella produzione, le consegne slittano e si rischia addirittura di perdere commesse. E come se non bastasse aumentano anche i premi assicurativi!».

Un piano di sicurezza esteso

Felix Arnold ha convinto la direzione a impegnarsi per ridurre le assenze, ma ha notato qualche problema riguardo alla comunicazione sul lavoro. Poiché il processo di gestione delle assenze non viene ancora attuato ovunque come stabilito e auspicato, si informa spesso di persona nei vari reparti. Se un dipendente non si presenta al lavoro, insiste sull'importanza di sentirsi per telefono, anziché limitarsi a un messaggio scritto. Inoltre, Felix Arnold ha portato da due a sette le persone addette alla sanità aziendale.

«Ho dovuto fare due tentativi con la direzione. Ho mostrato la Legge sul lavoro, con la relativa ordinanza che contiene a sua volta una raccomandazione specifica. Dopodiché sono stato autorizzato a formare altre cinque persone. Questo investimento darà i suoi frutti. Il fatto di poter garantire un primo soccorso tempestivo ed efficace in caso di infortunio non ha prezzo».

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