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11 gennaio 2021 | di Regula Müller

Pilota di droni al servizio della sicurezza

L’azienda elettrica KWO di Oberhasli si serve dei droni per incrementare la sicurezza sul lavoro. Dietro questa idea innovativa c’è Alexander Willener, 58 anni, addetto alla sicurezza.

Indice

      "benefit" 4_20 Rubrik "Schwerpunkt" Drohne

      Circa due anni fa sul sentiero del Gelmersee sono caduti dei massi, ferendo sei escursionisti. I soccorsi hanno dovuto aspettare per ore l’arrivo di un drone della polizia per individuare eventuali altre vittime. Questo incidente ha indotto l’azienda elettrica KWO di Oberhasli, gestore del lago artificiale, ad acquistare un drone professionale. «Se un evento simile dovesse interessare un nostro collaboratore, vogliamo poter intervenire il più rapidamente possibile» spiega Alexander Willener, addetto alla sicurezza della KWO. Willener non è un novellino nella guida di droni: in privato li usa da tempo ed è perfino istruttore. In passato, come altri colleghi, aveva già effettuato alcuni interventi per conto della KWO.

      Più sicurezza nel lavoro grazie al drone

      I circa 400 dipendenti della KWO svolgono spesso lavori difficili e pericolosi su terreni impervi e a volte devono anche usare l’imbracatura di sicurezza. «In passato dovevamo avvalerci di un alpinista imbragato per controllare le crepe nella roccia. Ci voleva mezza giornata. Oggi, grazie al drone, mi bastano un paio di ore» spiega Willener. Ma il risparmio di tempo non è l’unico motivo per cui la KWO ha acquistato un drone, uno strumento che si rivela utile anche per ispezionare le linee dell’alta tensione, controllare infrastrutture difficilmente accessibili o verificare la situazione in caso di valanghe, frane o colate detritiche. Grazie al drone chi deve intervenire può farsi un quadro preciso dei rischi. «Gli infortuni più gravi e purtroppo anche mortali che si sono verificati da quando lavoro alla KWO sono avvenuti sempre sul terreno».

      Progetto «Sicurezza integrata»

      Alcuni anni fa, in collaborazione con la Suva, la KWO ha lanciato il progetto «Sicurezza integrata». La collaborazione prosegue tuttora anche se il progetto si è concluso. «I colloqui personali e gli scambi con i collaboratori della Suva qui a Innertkirchen sono molto importanti per me» afferma Alexander Willener, addetto alla sicurezza alla KWO. In collaborazione con la Suva, la KWO si impegna a ottimizzare il sistema di sicurezza e a instaurare una cultura della sicurezza a lungo termine.

      Il drone fa il lavoro pericoloso

      La KWO non rientra nel classico settore 55 A (produzione e distribuzione di energia). Oltre a produrre energia, l’azienda gestisce infatti alberghi e funivie. Dispone inoltre di una divisione che si occupa di costruzioni, di un’officina meccanica, di un servizio ecoambientale e di un team di montaggio attivo in tutta Europa. «Nella nostra azienda gli infortuni sono così diversi che è impossibile definire una casistica» afferma Willener, che non per nulla è sempre alla ricerca di idee innovative per prevenirli. Lavora alla KWO come addetto alla sicurezza da 14 anni. «Cosa c’è di più importante che impegnarsi per la sicurezza e la salute dei colleghi? Da questo punto di vista i droni sono un valido ausilio». Il drone permette di incrementare la sicurezza, visto che si fa carico almeno in parte dei lavori pericolosi. Consente inoltre di fare a meno dell’elicottero e di lavorare in modo più efficiente. Grazie ai droni la KWO può operare in modo più sostenibile e a costi inferiori. «Senza dimenticare che pilotare un drone è divertente» scherza Willener.

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      Dopo un guasto alla funivia il drone verifica i carrelli sulla fune di traino.
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      In quota i droni possono verificare eventuali danni agli isolatori da 16 kV.
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      Foto scattata da un drone durante un controllo alla fune portante della funivia Eggi-Äppigen.

      Alcuni lavori possono essere svolti meglio da un drone

      Pilotare un drone è impegnativo: «I droni non sono giocattoli. Solo chi ha superato l’esame ufficiale e si esercita anche in privato può pilotare un drone. Attualmente alla KWO siamo in cinque a disporre delle qualifiche necessarie». Per poterli usare in modo ottimale, il personale deve essere adeguatamente sensibilizzato. «Non tutti hanno capito che determinati lavori possono essere svolti da un drone nell’interesse comune». La consapevolezza di Willener in fatto di sicurezza è cambiata negli anni, in particolare dopo che ha perso l’anulare della mano sinistra a causa di un infortunio sul lavoro: «Le persone che ti sono vicine soffrono con te. Per me la perdita del dito non è stata un dramma, ma i miei figli, allora piccoli, hanno fatto fatica ad accettare la situazione. Per questo ricordo a tutti che le conseguenze di un infortunio riguardano anche chi ci sta vicino».

      I droni, un'innovazione

      Dato che la KWO utilizza i droni solo da due anni, Alexander Willener non è ancora in grado di valutarne gli effetti sugli infortuni. È però un dato di fatto che nei punti in cui sono stati usati dei droni per i sopralluoghi non si sono mai verificati infortuni. «Secondo me, le aziende che operano in luoghi con rischi elevati dovrebbero valutare se un drone non potrebbe agevolare il lavoro o renderlo più sicuro».

      Moduli di prevenzione

      Adottare misure di prevenzione specifiche sul lungo periodo contribuisce a ridurre notevolmente il rischio di infortunio nel tempo libero e sul lavoro riducendo anche i costi dovuti alle assenze.

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