Raggi X e radioattività | Radioprotezione
Se utilizzati in modo errato, i raggi X e la radioattività possono portare a danni irreversibili alla salute. Perciò, le aziende che lavorano in questo ambito sono soggette a disposizioni di legge che ne regolano l'utilizzo. Le nostre informazioni vi forniscono una visione d'insieme.
Indice
L'essenziale in breve
Dal dentista, nella medicina nucleare o anche nella ricerca, i raggi X o la radioattività vengono utilizzati quotidianamente. Occorre tuttavia imparare un utilizzo corretto, in quanti entrambi possono essere pericolosi.
Si prega quindi di osservare i seguenti punti:
- Per utilizzare le radiazioni ionizzanti (raggi X e radioattività) di solito è necessaria una licenza.
- I collaboratori che lavorano a stretto contatto con le radiazioni ionizzanti devono frequentare corsi di formazione e formazione continua in materia di radioprotezione in funzione delle loro attività e responsabilità.
- Se in azienda sono presenti sostanze radioattive da smaltire, occorre farlo presente alla Suva,
si preverranno così infortuni che possono avere gravi conseguenze per i vostri collaboratori.
Attenzione all'obbligo di licenza!
Di norma, l'impiego di radiazioni ionizzanti (raggi X e radioattività) è soggetto all'obbligo di licenza.
Se si possiede o si desidera acquistare un impianto generatore di radiazioni ionizzanti o si utilizzano sostanze radioattive, è necessario inoltrare un'apposita domanda;l'autorità competente in proposito è l'Ufficio federale della sanità pubblica UFSP (eccetto per le centrali nucleari). Potete trovare i moduli corrispondenti a questo link
Formazione in materia di radioprotezione
Se i vostri collaboratori lavorano a contatto con radiazioni ionizzanti, devono frequentare corsi di formazione e formazione continua in funzione delle loro responsabilità e attività nella radioprotezione. Trovate ulteriori informazioni in merito nell'ordinanza sulla radioprotezione, art. 172
Attualmente, la Suva
Qui trovate i corsi di radioprotezione offerti dalla Suva
Personale professionalmente esposto a radiazioni – Dosimetria
Se si impiegano persone esposte a radiazioni, l'esposizione alle radiazioni esterne deve essere determinata individualmente utilizzando dosimetri di un ente di dosimetria riconosciuto
Personale professionalmente esposto a radiazioni in aziende terze
Se vi avvalete di persone in un'azienda diversa dalla vostra impiegandole come personale professionalmente esposto, vi servirà una licenza. Qui trovate il modulo di richiesta
In tal caso, è vostro dovere formare le persone professionalmente esposte a radiazioni nell'ambito della radioprotezione e informarle sulla dose di radiazioni prevista.
L'azienda necessita anche di un perito in radioprotezione in possesso di una formazione riconosciuta. Noi della Suva offriamo corsi specifici sulla radioprotezione
Smaltimento di sostanze radioattive
Se in azienda sono presenti sostanze radioattive da smaltire, occorre farlo presente alla Suva,specialmente se si tratta di «siti contaminati» per i quali non è mai stata rilasciata alcuna autorizzazione. Dopodiché vi forniremo informazioni sull'ulteriore procedura a seguire.
Suva, Strahlenschutz
Principi in materia di radioprotezione
Tra i principi di radioprotezione ricordiamo i seguenti:
Giustificazione
Esistono soluzioni complessivamente più favorevoli all'uomo e all'ambiente che non comportino l'esposizione alle radiazioni ionizzanti(LRaP, art 8, ORaP, art. 3)
Esempio: i rivelatori di incendio contenenti una sorgente radioattiva (rilevatore di fumo a ionizzazione IRM) non sono più considerati giustificati. Nel frattempo sono stati sviluppati rilevatori di incendio che non richiedono radioattività. (v. Informativa dell'Ufficio federale della salute, UFSP
Ottimizzazione
L'esposizione alle radiazioni è mantenuta al livello più basso ragionevolmente ottenibile(LRaP art. 9, ORaP art. 4, principio ALARA: "Il più basso ragionevolmente raggiungibile") Per mantenere bassa la dose di radiazioni, ci sono le seguenti opzioni:
- Mantenere bassa l'attività delle sorgenti radioattive o le prestazioni degli impianti.
- Aumentare al massimo la distanza. In genere, la potenza delle radiazioni si riduce con estrema rapidità man mano che la distanza aumenta (fanno eccezione i fasci di radiazione, ad es. dei laser). Provvedere, possibilmente con l'adozione di misure tecniche, affinché le distanze di sicurezza vengano rispettate (soprattutto nel caso degli impianti fissi) e le zone di pericolo risultino inaccessibili.
- Utilizzare appositi schermi. Se possibile, schermare la sorgente di radiazioni in modo tale che non venga superato alcun valore limite. Se ciò non fosse praticabile, a seconda del tipo di radiazione ci si può proteggere con DPI specifici (ad es. in determinate circostanze, grembiuli al piombo contro i raggi X.) Schermature e altri rivestimenti di sicurezza smontabili senza l'aiuto di utensili devono essere muniti di interrutori per la revisione.
- Ridurre al minimo il tempo di esposizione.
- Evitare l'assorbimento di radiazioni nel corpo (incorporazione):
attraverso l'inalazione
-Assorbimento tramite ingestione
-o attraverso penetrazione cutanea
Limitazione delle dosi
Assicurarsi che i valori limite siano sempre rispettati. L'Ordinanza sulla radioprotezione stabilisce i valori limite relativi alla dose annua e all'intensità della dose.
I valori limite più importanti sono:
- 1 mSv all'anno per le persone non professionalmente esposte a radiazioni
- 20 mSv all'anno per le persone professionalmente esposte a radiazioni (con alcune eccezioni)
Cfr. in merito l'Ordinanza sulla radioprotezione OraP, artt. 22, 56 – 57.
Se, in determinate circostanze, non fosse possibile evitare di esporre i collaboratori a livelli elevati di radiazioni, è necessario assicurarsi che tale esposizione sia il più breve possibile. Ecco come rispettare i valori limite.