In Svizzera sono in commercio delle maschere di protezione delle vie respiratorie FFP2 che non sono conformi alla norma europea e che non garantiscono la protezione necessaria nei posti di lavoro con polveri nocive per la salute.
Come riconoscere le maschere di protezione delle vie respiratorie FFP2 o FFP3 a norma
Le seguenti indicazioni si basano sulle raccomandazioni dell'UFSP , della SECO e di Swissnoso e possono differire leggermente dalle indicazioni di altri Paesi.
Le mascherine igieniche (dette anche mascherine chirurgiche o protezione di naso e bocca secondo la norma EN 14683) impediscono il passaggio delle sostanze liquide in caso di schizzi e delle goccioline contenute nell'aria espirata dalla persona che le indossa.
Nei settori dell'edilizia, dell'industria e dell'artigianato l'uso delle mascherine può essere giustificato in alcune situazioni. Consigliamo di indossare la mascherina igienica nei luoghi affollati e dove non è possibile rispettare la distanza minima.
Le mascherine offrono una protezione sufficiente anche al personale sanitario o a coloro che assistono persone particolarmente a rischio.
Come usare correttamente le mascherine igieniche
Le maschere di protezione (del tipo FFP2 e FFP3) servono soprattutto a proteggere chi le indossa dalle infezioni. Sono pensate principalmente per l'esposizione professionale a malati nelle strutture di cura e in situazioni in cui sui pazienti sono svolte attività che generano aerosol.
Esse proteggono solo se usate correttamente (adattare la maschera alla forma del volto, mettere e togliere la maschera correttamente). Queste maschere non sono adatte per portatori di barba (anche di tre giorni) perché essa non aderisce bene al volto.
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In linea di massima, nei casi in cui è possibile, bisogna sostituire le sostanze e le procedure pericolose per la salute con altre meno pericolose. Se questo non è fattibile, occorre tutelare la salute dei lavoratori adottando misure tecniche e organizzative, ad es. misure di aspirazione e ventilazione. Gli apparecchi respiratori devono essere impiegati solo quando non è possibile attuare misure organizzative e tecniche o quando tali misure sono insufficienti.
I dipendenti devono essere istruiti su come utilizzare correttamente le maschere e gli apparecchi di protezione delle vie respiratorie. Questi, infatti, sono efficaci soltanto se vengono usati nel modo giusto, tenuti con la dovuta cura e sottoposti a un'adeguata manutenzione. È fondamentale indossarli correttamente facendo in modo che aderiscano bene alla faccia.
Le maschere e gli apparecchi di protezione delle vie respiratorie proteggono da polveri, gas, vapori o aerosol che contengono sostanze o microrganismi nocivi per la salute.
Gli apparecchi respiratori indipendenti dall'atmosfera proteggono anche contro il soffocamento.
Bisogna distinguere fra respiratori a filtro e apparecchi respiratori indipendenti dall'atmosfera ambiente.
Una semimaschera è un facciale che copre il naso, la bocca e il mento. Una maschera intera copre il viso interamente proteggendo anche gli occhi.
Le semimaschere possono avere filtri intercambiambili o fissi.
Maschera intera con filtri intercambiabili
Semimaschera con filtri intercambiabili
Semimaschera monouso con filtro antipolvere
Negli apparecchi con elettroventilatore integrato l'aria viene fatta passare attraverso un filtro intercambiabile e convogliata all'utilizzatore attraverso il cappuccio. Rispetto ai respiratori a filtro citati in precedenza questi apparecchi sono più comodi e in parte offrono una migliore protezione.
Respiratore a ventilazione assistita con cappuccio
L'efficacia protettiva varia a seconda del tipo di filtro.
Si ditingue tra:
I filtri antigas (filtri a carbone attivo) vengono spesso combinati con un filtro antipolvere oppure si utilizza il filtro antipolvere come prefiltro.
La classe del filtro fornisce indicazioni sulla sua capacità protettiva (capacità di assorbimento o separazione). Una maggiore efficienza filtrante comporta anche una maggiore resistenza respiratoria.
I respiratori a presa d'aria esterna sono indipendenti dall'atmosfera ambiente. L'aria non inquinata viene prelevata dall'esterno e convogliata al facciale con dei tubi, sotto forma di aria compressa oppure per azione respiratoria. Dato che la lunghezza dei tubi è limitata, gli utilizzatori sono obbligati a muoversi entro un determinato spazio.
I respiratori a presa d'aria esterna devono essere utilizzati quando l'azione protettiva di un dispositivo di protezione delle vie respiratorie con filtro non è sufficiente.
Respiratore a presa d'aria esterna con maschera intera
Negli autorespiratori a circuito aperto l'aria respirabile necessaria viene trasportata in bombole dall'utilizzatore, negli autorespiratori a circuito chiuso l'aria espirata viene liberata dall'anidride carbonica e arricchita di ossigeno per essere riutilizzata. Entrambi questi dispositivi sono utilizzati come protezione individuale solo in casi speciali.
Prima di acquistare un DPI delle vie respiratorie è necessario procedere all'individuazione dei pericoli in azienda. Questa analisi deve contemplare almeno i seguenti punti:
Altri importanti criteri di scelta:
Attenzione: le maschere intere o le semimaschere non sono indicate per le persone che portano la barba. Lungo le linee di tenuta la barba crea infatti dei punti non ermetici. Già una barba di tre giorni riduce notevolmente l'efficacia di un dispositivo di protezione delle vie respiratorie.
Occorre utilizzare solo le maschere di protezione conformi alle norme europee perché solo così è garantita la protezione della salute. La conformità è indicata dalla marcatura. In altre parole, le maschere monouso e i filtri intercambiabili delle semimaschere, delle maschere intere e dei respiratori a ventilazione assistita devono riportare il marchio CE, l'indicazione della norma e la classe di filtro. Queste informazioni sono indicate anche sull'imballaggio.
I filtri antipolvere sono suddivisi nelle classi P1, P2 e P3:
maggiore è la classe, maggiore è l’efficienza filtrante e quindi il grado di protezione.
In particolare, le maschere monouso riportano la dicitura «FF» prima della classe del filtro, ossia FFP1, FFP2 e FFP3. Queste maschere hanno spesso una durata d'uso limitata a un solo turno di lavoro. Sono realizzate interamente o prevalentemente in materiale filtrante e proteggono dalle polveri e dagli aerosol (nebbia). I filtri a carbone attivo possono essere efficaci contro i cattivi odori, ma non proteggono dai gas e dai vapori nocivi alla salute.
La scelta della classe varia in base alla concentrazione di polveri e al valore limite imposto sul posto di lavoro (valore MAC).
Se non si conosce la concentrazione di polveri, tenuto conto della migliore capacità di separazione, è necessario orientarsi come minimo sulla classe FFP2 o P2.
Classi di filtro |
Campi di applicazione e limiti d'uso |
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Filtro di bassa efficienza di tipo P1 o FFP1 (protezione fino a 4 volte il valore MAC) |
massimo per lavori con scarsa concentrazione di polveri e in caso di polveri poco pericolose |
Filtro di media efficienza di tipo P2 o FFP2 (protezione fino a 10 volte il valore MAC) |
polveri minerali (ad es. polveri di miscelatura, cemento, scavo di roccia) polveri fibrose (ad es. lana di vetro e di roccia, non protegge dalle fibre di amianto) fumi di saldatura di acciai non legati o bassolegati (non rivestiti, superficie pulita)* polveri di smerigliatura (ad es. di metalli, materiali sintetici, vernici) polveri di legno (eccetto faggio, quercia) polveri organiche (ad es. farine, cereali, cotone) polveri e nebbie contaminati da agenti biologici (muffe, batteri, virus ecc.) non protegge dalle polveri cancerogene (categoria C1A e C1B) |
Filtro di alta efficienza di tipo P3 o FFP3 (protezione fino a 30 volte il valore MAC) |
fumi di saldatura di acciai rivestiti e altolegati polveri contenenti quarzo (ad es. sabbia di quarzo, granito) polveri e nebbie fortemente contaminati da agenti biologici (muffe, batteri, virus ecc.) polveri cancerogene (sostanze di categoria C1A e C1B, ad es. faggio e quercia, fibre ceramiche, cromati e metalli come nichel, cadmio, cobalto, berillio e i loro composti) |
Se servono fattori di protezione più elevati, bisogna optare per le maschere intere, i respiratori a ventilazione assistita oppure per i respiratori indipendenti dall'aria ambiente.
Chi lavora nel settore principale dell'edilizia, sull'involucro dell'edificio o nella tecnica della costruzione spesso non conosce la composizione delle polveri. In questo caso bisogna impiegare una maschera di protezione come minimo di classe P2 oppure FFP2.
Molti lavori su materiali contenenti amianto possono essere svolti solo da ditte specializzate e riconosciute. Per maggiori informazioni su questo argomento vedi le nostre pagine dedicate all'amianto.
I filtri antipolvere sono composti di fibre sottilissime sulla cui superficie si attaccano le particelle di polvere. Sono efficaci con ogni tipo di particella, anche con le nanoparticelle.
Protezione |
Tipo |
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A (marrone) |
Vapori di composti organici con punto di ebollizione >65°C |
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B (grigio) |
Gas e vapori inorganici, ad. es. cloro e acido cianidrico |
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E (giallo) |
Gas acidi, ad es. anidride solforosa, acido cloridrico |
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K (verde) |
Ammoniaca e suoi derivati organici |
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AX (marrone) |
Gas e vapori di composti organici con punto di ebollizione ≤65°C |
Capacità dei filtri |
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Classe 1 |
scarsa |
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Classe 2 |
media |
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Classe 3 |
alta |
L'utilizzo di maschere di protezione con un'elevata resistenza respiratoria (ad es. sistemi filtranti) causa affaticamento. Il tempo di utilizzo deve pertanto essere limitato. La possibile durata dipende anche dalla temperatura ambiente e dall'intensità dell'attività fisica. Non è raccomandato lavorare più di tre ore con le maschere con filtro senza supporto di ventilazione. Per le attività che richiedono l'uso di dispositivi di protezione delle vie respiratorie devono essere previste delle pause fisse, di almeno mezz'ora.
Per sapere come regolare la maschera in base alla forma del viso è necessario consultare il manuale d'uso. È importante che la maschera aderisca perfettamente al volto.
Le maschere e i filtri non in uso devono essere conservati in un luogo pulito e asciutto. Le maschere monouso pieghevoli devono essere imballate singolarmente. In questo modo restano pulite fino al momento dell'uso e possono essere portate con sé senza problemi.
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Associazione svizzera di ditte per DPI: www.swiss-safety.ch
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