11 marzo 2020 | Comunicato stampa

Fuoripista, il pericolo valanghe è in agguato

Ogni anno, in media, 22 persone perdono la vita a causa di una valanga. Eppure continuano ad aumentare gli appassionati di sport sulla neve che, lasciandosi tentare da nuovi modelli di sci e snowboard, si avventurano fuori dalle piste battute. Una preparazione corretta e un comportamento prudente sono misure indispensabili per prevenire gli infortuni da valanga. A tale scopo è stato concepito il tool online «White Risk», sviluppato dalla Suva e dall'Istituto WSL per lo studio della neve e delle valanghe SLF.

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      Nei giardini spuntano i primi fiori, che insieme al canto degli uccellini annunciano l'arrivo della primavera. Tuttavia, nonostante le temperature più miti, le candide distese di neve in montagna continuano ad attirare molti appassionati di sport invernali che praticano il fuoripista. Ma l'apparenza inganna: quello che all'inizio sembra una cornice meravigliosa può trasformarsi improvvisamente in un incubo. Secondo la statistica pluriennale dell'Istituto WLS per lo studio della neve e delle valanghe SLF, ogni anno 22 persone perdono la vita a causa di una valanga. Preparandosi adeguatamente si può evitare il rischio di subire tragici infortuni. «Una preparazione seria e accurata è sempre e comunque obbligatoria per chi intende avventurarsi fuori dalle piste segnalate» spiega Samuli Aegerter, esperto di sport sulla neve della Suva. Infatti, nel 90 per cento dei casi la persona travolta dalla valanga è anche quella che ne ha provocato il distacco. Negli ultimi dieci anni le valanghe hanno fatto oltre 2000 vittime, quasi sempre appassionati di sport sulla neve che praticano il fuoripista.

      Informarsi e assumersi la propria responsabilità

      «Il freeride e lo sciescursionismo sono sempre più in voga tra gli appassionati di sport sulla neve, e quindi aumenta anche il rischio di subire infortuni da valanga» prosegue Aegerter. Per questo una preparazione seria e accurata è estremamente importante. Il tool online «White Risk» trasmette nozioni esaustive per imparare a prevenire gli infortuni da valanga e mette a disposizione uno strumento molto utile per pianificare le escursioni sulla neve. Nella versione di base gratuita, la piattaforma è un'opera di consultazione con grafica animata che spiega come comportarsi correttamente quando ci si muove in montagna e illustra i fattori che incidono sul pericolo di valanga, ossia vento, quantità di neve fresca, temperatura, inclinazione del pendio e conformazione del terreno. Fornisce inoltre informazioni dettagliate sui livelli di pericolo, sui fattori che provocano il distacco di una valanga, sui processi decisionali nel gruppo e su come pianificare un'escursione sulla neve.

      Anche i piccoli lastroni di neve sono pericolosi

      «Buon senso, conoscenza delle nozioni necessarie e una preparazione accurata sono premesse indispensabili per praticare il fuoripista» conferma Stephan Harvey, specialista dell'SLF e coautore di «White Risk». «Chi viene travolto da una valanga ha poche speranze di uscirne indenne. Il salvataggio deve avvenire entro 15 minuti, altrimenti le speranze di sopravvivenza si riducono sensibilmente» spiega Harvey. Le valanghe di neve a lastroni sono molto pericolose, ma il rischio che comportano viene tuttora sottovalutato. Come sostiene Harvey, non occorre una valanga gigantesca per provocare una disgrazia: già un lastrone di piccole dimensioni, ossia 50 metri di lunghezza e altrettanti di larghezza e uno spessore della frattura di 50 centimetri, ha un volume di neve equivalente a quello di una decina di vagoni merce e un peso di circa 200 tonnellate. «Il semplice fatto che non ci sia stata un'impennata di infortuni da valanga nonostante la crescente passione per il fuoripista dimostra l'importanza della prevenzione» afferma Harvey. «Tuttavia la sicurezza assoluta non esiste, perciò dobbiamo imparare a prevenire il rischio di valanga» ribadisce Harvey.

      Per maggiori informazioni: www.whiterisk.ch   e www.slf.ch  

      Chi siamo

      Nata nel 1918, la Suva occupa circa 4700 collaboratrici e collaboratori nella sede principale di Lucerna, nelle 18 sedi di agenzia presenti sul territorio svizzero e nelle due cliniche di riabilitazione a Bellikon e Sion. Azienda autonoma di diritto pubblico, assicura circa 135 000 imprese con oltre 2,2 milioni di lavoratrici e lavoratori contro le conseguenze degli infortuni sul lavoro e nel tempo libero e delle malattie professionali. Le persone disoccupate sono automaticamente assicurate alla Suva. Su mandato della Confederazione gestisce inoltre l’assicurazione militare e l’assicurazione contro gli infortuni per le persone coinvolte in provvedimenti dell’assicurazione per l’invalidità. Il ventaglio di servizi e prestazioni della Suva comprende prevenzione, assicurazione e riabilitazione. La Suva si autofinanzia, non beneficia di fondi pubblici e distribuisce le eccedenze agli assicurati sotto forma di riduzione dei premi. Nel Consiglio della Suva sono rappresentate le parti sociali – datori di lavoro e lavoratori – e la Confederazione.