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9 dicembre 2020 | Comunicato stampa

Sport sulla neve: ridurre subito il rischio di infortunio dovuto alle eccessive sollecitazioni

Il coronavirus mette gli appassionati di sport invernali di fronte a nuove sfide: anche sulla neve vanno rispettati i piani di protezione per contenere la diffusione del virus. E per non pesare ulteriormente sul sistema sanitario nazionale bisogna cercare di evitare possibili infortuni in pista. L'app «Slope Track» aiuta a valutare eventuali comportamenti a rischio fornendo indicazioni su come adattare il proprio stile di discesa.

Indice

      L'app «Slope Track» della Suva, lanciata lo scorso inverno, ha registrato 130 000 discese con sci e snowboard e i risultati dell'ultima analisi parlano chiaro: in oltre la metà dei casi sono risultati elevati i valori di sollecitazione, ovvero lo sforzo a cui è sottoposto il corpo. Se la forma fisica non è ottimale, il rischio di infortunio aumenta. L'app mette in guardia gli utenti delle piste sulle forze che agiscono sul corpo umano e ricorda anche quanto sia importante mantenersi in forma. L'app «Slope Track» consente di registrare in tempo reale le proprie discese, misurando le sollecitazioni a cui è sottoposto il corpo tramite i cosiddetti «valori g», laddove «g» corrisponde al proprio peso corporeo. Qualsiasi valore che supera di una volta e mezza il peso del proprio corpo sugli sci o sullo snowboard costituisce un sovraccarico durante la discesa. A seconda della condizione fisica, il rischio di infortunio aumenta.


      L'analisi dei dati relativi a circa 130 000 discese registrate mostra che nel 65 per cento dei casi gli sciatori percorrono la pista con una sollecitazione superiore a più di una volta e mezza il peso del proprio corpo. Per gli snowboarder questa percentuale scende al 58 per cento. Detto questo, se la forma fisica non è al top, vi è un rischio maggiore di subire lesioni. L'app permette di confrontare direttamente la sollecitazione a cui è sottoposto il proprio fisico con i valori della sciatrice Wendy Holdener, riconfermata nel ruolo di ambasciatrice dell'app «Slope Track».

      Notevoli sollecitazioni

      Secondo l'analisi dei dati, il valore di sollecitazione più elevato in una discesa media si aggira intorno a 1,7 g. Ciò significa che in quel momento la persona è sottoposta a una sollecitazione pari a circa 1,7 volte il peso del proprio corpo. In quasi un quarto delle discese prese in esame, il valore di sollecitazione è persino doppio rispetto a quello del proprio peso corporeo. «Più si affronta una discesa a grande velocità e con curve strette, maggiori sono le sollecitazioni a cui il corpo è sottoposto. Di conseguenza, ci si affatica più in fretta e aumenta il rischio di caduta» spiega Samuli Aegerter, esperto della Suva per gli sport sulla neve.

      Gli uomini amano l'alta velocità

      Secondo i dati, gli uomini raggiungono velocità e valori di sollecitazione nettamente più elevati rispetto alle donne; lo stesso vale per gli sportivi più giovani in rapporto a quelli più anziani. La velocità massima media è pari a circa 60 km/h, mentre la velocità media è di 28 km/h. Tra la velocità e le sollecitazioni esiste una chiara correlazione: più alta è la velocità, più alti sono i valori di sollecitazione raggiunti. Chi scende a meno di 30 chilometri orari evita di sottoporre il corpo a uno sforzo eccessivo.

      Meno infortuni con un comportamento adeguato

      Un sondaggio condotto tra i circa 33 000 utenti di «Slope Track», rivela che la maggior parte di essi, utilizzando l'app, ha riflettuto sulle sollecitazioni e sui rischi di infortunio. Gli utenti hanno poi condiviso con gli amici i risultati delle proprie riflessioni. La correlazione tra velocità e sollecitazioni per il fisico è stata recepita con maggiore consapevolezza e il comportamento durante le discese è stato modificato di conseguenza. «Il più delle volte gli utenti dell'app hanno prestato attenzione alla velocità e allo spazio di frenata, oppure hanno allenato regolarmente i muscoli del tronco e delle gambe. In entrambi i casi si tratta di premesse fondamentali per prevenire gli infortuni» conferma Aegerter.

      Maggiori consigli per evitare di subire lesioni praticando sport sulla neve e un'infografica interattiva per simulare velocità e sollecitazioni durante una discesa in pista sono disponibili nelle news su suva.ch.

      Per ulteriori informazioni si rimanda a www.suva.ch/sportneve    e www.suva.ch/slopetrack-i  

      Chi siamo

      Nata nel 1918, la Suva occupa circa 4700 collaboratrici e collaboratori nella sede principale di Lucerna, nelle 18 sedi di agenzia presenti sul territorio svizzero e nelle due cliniche di riabilitazione a Bellikon e Sion. Azienda autonoma di diritto pubblico, assicura circa 135 000 imprese con oltre 2,2 milioni di lavoratrici e lavoratori contro le conseguenze degli infortuni sul lavoro e nel tempo libero e delle malattie professionali. Le persone disoccupate sono automaticamente assicurate alla Suva. Su mandato della Confederazione gestisce inoltre l’assicurazione militare e l’assicurazione contro gli infortuni per le persone coinvolte in provvedimenti dell’assicurazione per l’invalidità. Il ventaglio di servizi e prestazioni della Suva comprende prevenzione, assicurazione e riabilitazione. La Suva si autofinanzia, non beneficia di fondi pubblici e distribuisce le eccedenze agli assicurati sotto forma di riduzione dei premi. Nel Consiglio della Suva sono rappresentate le parti sociali – datori di lavoro e lavoratori – e la Confederazione.

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