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14 dicembre 2021 | Comunicato stampa

La Suva ha ritirato dal mercato 13 maschere di protezione FFP2 non conformi

In veste di autorità di sorveglianza del mercato, sin dall'inizio della pandemia la Suva controlla la qualità delle maschere di protezione delle vie respiratorie FFP2 disponibili in commercio e negli ultimi mesi ha ritirato diversi prodotti non conformi. Di conseguenza la qualità dei prodotti sul mercato è migliorata notevolmente.

Indice

      «Utilizzare maschere FFP2 non conformi è pericoloso e crea un falso senso di sicurezza» dichiara André Meier, capodivisione Sicurezza sul lavoro e tutela della salute presso la Suva a Lucerna. Nel 2021 la Suva ha pertanto disposto divieti di vendita e richiami per 13 prodotti che, in base a test di laboratorio*, hanno evidenziato un'efficacia protettiva insufficiente. Queste maschere non conformi sono state ritirate dal mercato.

      La responsabilità è di chi immette i prodotti sul mercato

      Le persone che immettono i prodotti sul mercato (produttori, importatori, rivenditori) sono tenute a rispettare divieti di vendita e richiami. «Chi vende una maschera di protezione delle vie respiratorie deve garantirne la qualità» spiega Meier. Pertanto, la responsabilità in merito alla conformità delle mascherine incombe a chi le mette in commercio.

      Notevole miglioramento della qualità

      La qualità delle maschere di protezione delle vie respiratorie FFP2 attualmente in commercio è migliorata in modo significativo rispetto a luglio 2020. Su 59 prodotti verificati, 13 presentavano un'efficacia protettiva insufficiente (22 per cento). La probabilità di acquistare sul mercato una maschera FFP2 non conforme, pertanto, è quasi tre volte più bassa rispetto a un anno e mezzo fa.

      Oltre alla qualità, negli ultimi mesi sul mercato svizzero è aumentata anche la disponibilità di maschere protettive: se nell'estate del 2020 c'erano ancora difficoltà di approvvigionamento, oggi tutti i tipi di maschere FFP sono presenti a magazzino.

      Qualità insufficiente all'inizio della pandemia

      Dopo l'inizio della pandemia di coronavirus, la richiesta di maschere di protezione delle vie respiratorie è aumentata e il mercato è stato letteralmente invaso da nuovi prodotti, alcuni dei quali però non conformi. A luglio 2020, nell'ambito di test di laboratorio, la Suva aveva riscontrato che il 60 per cento delle maschere FFP2 controllate presentava un'efficacia protettiva insufficiente (comunicato stampa del 17 luglio 2020). Già in quell'occasione aveva disposto divieti di vendita e richiami e intensificato i controlli a campione delle maschere FFP2 nei mesi successivi.

      *Per motivi legati alla protezione dei dati, la Suva non può pubblicare i risultati dei test di laboratorio.

      Quando una maschera FFP2 è efficace?

      La maschera di protezione delle vie respiratorie FFP2 garantisce un'efficacia protettiva maggiore rispetto alle mascherine igieniche. Importante è che venga indossata correttamente. A tal fine è necessario rispettare i seguenti punti:

      • Nello scegliere una maschera di protezione delle vie respiratorie, verificarne la conformità.
      • Seguire le indicazioni del fabbricante per utilizzare correttamente la maschera di protezione FFP2.
      • La maschera deve aderire bene al viso (la barba, ad esempio, condiziona l'efficacia protettiva) e lo stringinaso deve essere modellato intorno a naso e guance.
      • Il lato interno della maschera deve essere pulito. Sostituire la maschera quando si sporca.

        Maggiori informazioni

      • Scheda tematica «Come riconoscere le maschere di protezione delle vie respiratorie FFP2 o FFP3 a norma»
      • Scheda tematica «Protezione delle vie respiratorie»

      Contatto per i media

      Chi siamo

      Nata nel 1918, la Suva occupa circa 4700 collaboratrici e collaboratori nella sede principale di Lucerna, nelle 18 sedi di agenzia presenti sul territorio svizzero e nelle due cliniche di riabilitazione a Bellikon e Sion. Azienda autonoma di diritto pubblico, assicura circa 135 000 imprese con oltre 2,2 milioni di lavoratrici e lavoratori contro le conseguenze degli infortuni sul lavoro e nel tempo libero e delle malattie professionali. Le persone disoccupate sono automaticamente assicurate alla Suva. Su mandato della Confederazione gestisce inoltre l’assicurazione militare e l’assicurazione contro gli infortuni per le persone coinvolte in provvedimenti dell’assicurazione per l’invalidità. Il ventaglio di servizi e prestazioni della Suva comprende prevenzione, assicurazione e riabilitazione. La Suva si autofinanzia, non beneficia di fondi pubblici e distribuisce le eccedenze agli assicurati sotto forma di riduzione dei premi. Nel Consiglio della Suva sono rappresentate le parti sociali – datori di lavoro e lavoratori – e la Confederazione.

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