Con il termine di «impianto di trasporto continuo per colli isolati» si intendono macchine per la movimentazione e l'automazione come trasportatori a rulli, trasportatori a nastro, trasportatori al suolo con catena, elevatori e discensori. Questi trasportatori continui per palette e materiale sfuso sono continuamente all'origine di infortuni gravi. I pericoli per dita, mani e altre parti del corpo sono:
Per questo motivo è fondamentale sottoporre l’intero impianto a un'individuazione dei pericoli. Se in azienda non sono disponibili le conoscenze necessarie a tale scopo, occorre rivolgersi a uno specialista della sicurezza del lavoro.
Il datore di lavoro deve garantire che in azienda siano disponibili sia il manuale d'uso e manutenzione sia la dichiarazione di conformità (per gli impianti immessi sul mercato a partire dal 1997) del fabbricante. Entrambi i documenti forniscono al datore di lavoro la prova scritta che la macchina è conforme ai requisiti essenziali di sicurezza e tutela della salute (Direttiva macchine 2006/42/CE).
Per arrestare immediatamente l'impianto in caso di pericolo, nei punti critici devono essere installati dispositivi per l'arresto di emergenza come pulsanti a fungo e dispositivi a fune.
Occorre fare in modo che l’accesso a parti pericolose dell'impianto attraverso cui transita il sistema di trasporto venga impedito o adeguatamente sorvegliato.
La carenza o addirittura l'assenza di manutenzione provoca situazioni di usura a parti e componenti, apparecchiature meccaniche e idrauliche, equipaggiamenti e comandi elettrici anche nelle macchine più robuste. Spesso le conseguenze di tutto questo sono il blocco dell'attività, danni materiali e infortuni. Per prevenire questi eventi occorre sottoporre l'impianto a regolare manutenzione.
Per conoscere la frequenza e la tipologia di manutenzione è bene consultare il manuale d'uso del fabbricante. Come previsto dall'Ordinanza sulla prevenzione degli infortuni (OPI), art. 32b cpv. 1 , gli interventi di manutenzione devono essere documentati.