23 agosto 2022 | Comunicato stampa

Frodi assicurative: premi non incassati per colpa di aziende truffaldine

Nel 2021 la Suva ha esaminato oltre 2800 casi di sospetta frode e grazie alla lotta alle frodi assicurative ha risparmiato circa 21 milioni di franchi, a vantaggio di tutti gli assicurati Suva che possono beneficiare di ridu-zioni dei premi. Negli ultimi anni i reati fallimentari sono aumentati, a danno dei clienti onesti e della piazza produttiva svizzera. Le perdite per i premi non incassati sono ingenti. Per questo la Suva contrasta attivamente le frodi assicurative servendosi di varie misure. In collaborazione con due associazioni, sono state lanciate due nuove iniziative contro il lavoro nero e le frodi sui premi.

Indice

      Dei 237 390 casi in cui è stata versata un’indennità giornaliera o una rendita, nel 2021 la Suva ha esaminato 2839 casi sospetti, in aumento del 27 per cento rispetto al 2020. Nel complesso ha risparmiato 20,9 milioni di franchi, di cui 3,9 provenienti dai premi in più fatturati alle aziende assicurate in seguito alle misure antifrode. Quest’importo viene indicato per la prima volta separatamente. 17 milioni di franchi derivano dall’aver impedito a persone infortunate o fornitori di prestazioni mediche come ospedali, dottori e terapisti di percepire prestazioni indebite (2021: 12,6 milioni di franchi). L’importo medio risparmiato per ogni caso è stato di 24 781 franchi (2020: 26 360 franchi). Il numero complessivo dei casi chiusi in cui il sospetto di frode è stato confermato, è salito a 686 contro i 478 dell’anno precedente. Nell’anno in esame è stata condotta una sola osservazione in tutta la Svizzera.

      Da quando è stato istituito nel 2007, il servizio antifrode ha fatto risparmiare alla Suva oltre 215 milioni di franchi. Gli assicurati della Suva ne beneficiano sotto forma di riduzioni dei premi.

      Aumento di reati fallimentari

      «La stragrande maggioranza dei nostri assicurati si comporta in modo onesto, ma negli ultimi anni assistiamo a un aumento dei reati fallimentari» afferma Roger Bolt, capo team Lotta alle frodi assicurative alla Suva. «Vediamo regolarmente casi in cui tramite il meccanismo dei subappalti vengono evasi in modo sistematico i premi assicurativi. Negli ultimi anni, i soli casi più eclatanti hanno causato danni per milioni di franchi». Il «modus operandi» in questi reati fallimentari o nei cosiddetti «fallimenti pilotati» segue uno schema prestabilito, come dimostra l’esempio reale «20 fallimenti in sei anni». Per tutelare chi paga onestamente i premi e la piazza produttiva svizzera, la Suva contrasta sistematicamente le frodi assicurative. A tale scopo le specialiste e gli specialisti della Suva lavorano a stretto contatto con partner, come gli organi di controllo cantonali contro il lavoro nero o le casse di compensazione, svolgono regolarmente revisioni di impresa, tengono d’occhio le attività delle imprese sospette e, se necessario, sporgono denuncia. Tutte queste misure sono mirate a far sì che si proceda contro le pecore nere in modo possibilmente rapido ed efficiente, senza generare ulteriori oneri amministrativi per i clienti onesti. La nuova Legge federale sulla lotta contro l’abuso del fallimento, che dovrebbe entrare in vigore nel 2023, sostiene gli sforzi della Suva nella lotta alle frodi assicurative.

      Iniziative contro il lavoro nero e le frodi sui premi

      Diversi settori sono confrontati con subappaltatori che puntualmente non rispettano il contratto collettivo di lavoro (CCL) o che aggirano le disposizioni di legge ricorrendo al lavoro nero. Non pagano inoltre i premi delle assicurazioni sociali e dichiarano regolarmente fallimento, danneggiando così la piazza produttiva svizzera e i clienti onesti. Per questo motivo la Suva, insieme alla Società degli Imprenditori Svizzeri dei Ponteggi (SISP) e alla Società svizzera imprenditori pittori e gessatori (ASIPG), ha promosso iniziative contro il lavoro nero e le frodi sui premi.

      L’obiettivo delle iniziative è fare in modo che i committenti controllino con maggiore attenzione i loro subappaltatori, ad esempio disponendo di una procura che consenta loro di richiedere in qualsiasi momento informazioni alla Suva sui subappaltatori, come la massa salariale dichiarata o le conferme di assicurazione.

       

      Bilancio 2021 2020
      Numero di casi con pagamento di indennità giornaliera o rendita 237 390 222 000
      Casi sospetti esaminati 2839 2236
      Casi chiusi con sospetto confermato di frode 686 478

      Indennità giornaliere o rendite risparmiate (in mio. di fr.)

      - impedendo la percezione di prestazioni indebite

      - fatturando premi supplementari dovuti

      20,9

      17,0

      3,9

      12,6

      12,6

      /

      Risparmi medi per ogni caso (in fr.) 24 781 26 360
      Risparmio complessivo dall'inroduzione della lotta alle frodi assicurative nel 2007 (in mio. di fr.) 215 194
      Numero di osservazioni 1 0


      Maggiori informazioni

      Chi siamo

      Nata nel 1918, la Suva occupa circa 4700 collaboratrici e collaboratori nella sede principale di Lucerna, nelle 18 sedi di agenzia presenti sul territorio svizzero e nelle due cliniche di riabilitazione a Bellikon e Sion. Azienda autonoma di diritto pubblico, assicura circa 135 000 imprese con oltre 2,2 milioni di lavoratrici e lavoratori contro le conseguenze degli infortuni sul lavoro e nel tempo libero e delle malattie professionali. Le persone disoccupate sono automaticamente assicurate alla Suva. Su mandato della Confederazione gestisce inoltre l’assicurazione militare e l’assicurazione contro gli infortuni per le persone coinvolte in provvedimenti dell’assicurazione per l’invalidità. Il ventaglio di servizi e prestazioni della Suva comprende prevenzione, assicurazione e riabilitazione. La Suva si autofinanzia, non beneficia di fondi pubblici e distribuisce le eccedenze agli assicurati sotto forma di riduzione dei premi. Nel Consiglio della Suva sono rappresentate le parti sociali – datori di lavoro e lavoratori – e la Confederazione.

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