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«Lì non ce l’ho più fatta e ho iniziato a piangere»

Assistere a un infortunio grave è uno shock per un compagno di squadra o per un allenatore. Ecco come l’allenatore Chris Woolley e il compagno di squadra Dominik Hufschmid hanno vissuto il periodo dopo l’incidente di Sandro e cosa ritengono importante per aiutarlo a risollevarsi.

Text: Stefan Joss; Fotos: Thomas Egli
04.04.2025
ca. 3 min

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Al momento dell’incidente l’allenatore Chris Woolley era in albergo, ammalato. C’era stato uno scambio di messaggi con il cellulare sull’allenamento. Poi più nulla. «Quando ho ricevuto la chiamata, mi sono dovuto sedere immediatamente. Non so spiegare a parole questa sensazione di mancamento» afferma Woolley. È quindi doppiamente felice per Sandro e i suoi progressi. «Oggi i suoi risultati sono migliori di quanto potessimo immaginare sia sul piano fisico sia su quello mentale. Fantastico».

Un evento che lascia il segno

Anche il compagno di equipaggio Dominik Hufschmid ricorda esattamente il momento dell’incidente: era la loro prima discesa insieme. «Solo quando sono sceso e il bob stava tornando indietro, ho realizzato che Sandro non c’era. Giaceva sul ghiaccio dietro al bob». Insieme ai soccorritori ha portato Sandro fuori dalla pista. «Quando un compagno di squadra mi ha abbracciato davanti all’albergo, non ce l’ho più fatta. Ho iniziato a piangere». Oggi constata con piacere che Sandro ha visibilmente rimesso massa muscolare. «Gli auguro di tornare in forma come lo era prima dell’incidente».

I consigli di Chris, l’allenatore

  • Favorire l’indipendenza: aiuta la persona infortunata solo quando lo chiede. Se deve salire le scale, potresti dirle: «Prova, se hai bisogno ci sono».
Sandro Michel, Sina Halter, Labinot Neuhaus, Bellikon, Wiedereingliederung, Bobunfall

Chris, l’allenatore, segue Sandro durante l’allenamento muscolare al centro sportivo Kerenzerberg.

Essere presenti favorisce il reinserimento
Reinserimento

Essere presenti favorisce il reinserimento

Chi si trova in ospedale dopo un infortunio apprezza ogni gesto di incoraggiamento. Mostrate vicinanza e offrite aiuto alle persone interessate per sostenerne la guarigione e il reinserimento.
Reinserimento: esserci aiuta

I consigli di Dominik, il compagno di equipaggio

  • Fare visita: una visita all’ospedale o a casa mostra vicinanza. «Andare da Sandro a Bellikon ha fatto bene a me e certamente anche a lui».
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Ricominciare ad allenarsi insieme: Dominik Hufschmid e Sandro Michel nella fase di spinta.

Altre testimonianze

Il merito del rapido recupero di Sandro è anche delle persone che gli sono vicine. La Suva chiede a nove di loro un parere e qualche consiglio.

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