Un anno da presidente del Consiglio della Suva: primo bilancio
Andreas Rickenbacher presiede il Consiglio della Suva da giugno 2024, dopo essere entrato a far parte del massimo organo direttivo dell’azienda nel 2023 in qualità di rappresentante della Confederazione. Gli abbiamo chiesto come ha vissuto la Suva nel suo primo anno di presidenza e quali sono le priorità che intende fissare.
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Signor Rickenbacher, quale Suva ha incontrato?
Già quando ero membro del Consiglio della Suva avevo un’ottima impressione di questa azienda unica nel suo genere. Negli ultimi 12 mesi ho poi potuto conoscere un gran numero di persone e progetti in veste di presidente. E il mio entusiasmo per questa istituzione profondamente elvetica è cresciuto ancora di più: tutte le collaboratici e tutti i collaboratori che ho conosciuto personalmente, o nei quali mi sono solo imbattuto andando in mensa, lavorano per la Suva con grande dedizione. La Direzione e gli altri dirigenti gestiscono questa azienda con notevole professionalità, serietà e lungimiranza. Il risultato è una Suva innovativa e ottimamente posizionata sul piano finanziario e organizzativo, nell’interesse dei clienti e delle persone assicurate. Nell’attuale scenario mondiale fatto di turbolenze, la Suva è forte e solida come una roccia.
Cosa ha imparato nel primo anno di mandato, e quale contributo può fornire?
Mi sono reso conto che la Suva poggia su vari pilastri: dalla prevenzione all’assistenza al cliente, dalla gestione dei casi alla riabilitazione nelle sue cliniche. Questa varietà rende la Suva un’azienda senza uguali. Per quanto riguarda il mio contributo, posso mettere a frutto la pluriennale esperienza nella gestione di organizzazioni del settore pubblico e di grandi aziende dell’economia privata, come la BKW AG o il gruppo Aebi Schmidt. Sono senz’altro utili anche la mia affinità con l’innovazione nonché il mio passato politico di consigliere di Stato, che mi permette di capire bene gli ingranaggi della politica e dell’opinione pubblica. Con questo bagaglio di esperienze voglio essere un interlocutore costruttivo per la Direzione.
Andreas Rickenbacher, presidente del Consiglio della Suva
«Da quando presiedo il Consiglio della Suva, il mio entusiasmo per questa istituzione profondamente elvetica è cresciuto ancora di più»
Cosa ha di particolare la struttura direttiva della Suva, e in cosa si differenzia dalle altre aziende?
Particolare è la sua gestione basata sul partenariato sociale; in quanto istituto di diritto pubblico, la Suva opera in autonomia e nel contempo è gestita con successo secondo le regole dell’economia aziendale. Nella conduzione strategica della Suva occorre sempre trovare un equilibrio tra gli interessi delle lavoratrici e dei lavoratori e quelli dei datori di lavoro. Questo presuppone sempre la volontà di ottenere il meglio per l’azienda e la sua stabilità. Si tratta di un compito non sempre facile, ma per me è molto motivante. Le mie attività passate e attuali nell’economia privata e nella pubblica amministrazione mi sono di aiuto.
In qualità di presidente di Switzerland Innovation, l’innovazione è per lei una forza trainante dei miglioramenti. Ma alla Suva, con il suo chiaro mandato di legge, rimane spazio per l’innovazione?
Nel confronto internazionale la Svizzera gode di un alto livello di benessere, di cui beneficiamo noi tutti. Questo benessere non è tuttavia nato per caso e non è garantito per l’eternità. La lotta concorrenziale sul piano internazionale è aspra, l’attuale quadro geopolitico è complesso e nuovi attori si affacciano sui mercati. La Svizzera può difendere la sua prosperità solo se siamo tutti aperti e innovativi. Non possiamo accontentarci di delegare l’innovazione agli istituti di ricerca, alle università o alle aziende private. No, anche le istituzioni come la Suva devono innovare di continuo i loro prodotti e processi per restare efficienti, efficaci e resilienti. Nel mio primo anno da presidente ho avuto un’ottima impressione al riguardo: la Suva è leader in numerosi ambiti della digitalizzazione, come conferma il premio per l’innovazione che ha ricevuto nel 2024.
Quali sono a suo avviso le maggiori sfide del futuro, e dove vorrebbe fissare le priorità?
I clienti, ossia le aziende assicurate, le persone assicurate e i dipendenti, sono chiaramente al centro della nostra attenzione. Per la Suva, la sfida consiste nell’individuare per tempo le nuove esigenze di questi tre gruppi di interesse e i cambiamenti che riguardano le condizioni quadro, e reagire in modo propositivo con misure adeguate. Naturalmente vogliamo mantenere e ampliare la nostra posizione di leader nel campo della digitalizzazione, a vantaggio dei nostri clienti.
La Svizzera sta attraversando un periodo movimentato dal punto di vista economico e sociale. Cosa le fa credere che la Suva saprà anche in futuro restare «forte e solida come una roccia» per i propri assicurati?
Per me sono decisive le persone: negli ultimi 12 mesi, alla Suva ho avuto il piacere di conoscere molte persone motivate, lungimiranti e dedite al lavoro. Questo mi dà la certezza che la nostra istituzione è solida e che sarà all’altezza delle sfide. A questa fiducia si aggiunge la chiara volontà dei dirigenti di pilotare l’azienda con una duplice attenzione alla solidità economico-aziendale e all’innovazione.
Andreas Rickenbacher conosce da anni i punti di intersezione tra opinione pubblica ed economia:
- Prima di ricoprire la carica di consigliere di Stato del Canton Berna dal 2006 al 2016, dove ha diretto il Dipartimento dell’economia, l’economista aziendale ha lavorato come imprenditore e consulente aziendale.
- Dal 2016 è consigliere di amministrazione professionale di varie aziende, alcune delle quali sono sotto i riflettori dell’opinione pubblica come la BKW AG o il gruppo Aebi Schmidt.
- L’innovazione è un aspetto che gli sta a cuore da molti anni, tra l’altro in veste di cofondatore e presidente della Fondazione Switzerland Innovation e di presidente del consiglio di amministrazione del Centro di innovazione tecnologica CSEM SA.