UEFA Women’s EURO 2025: prevenzione nel calcio femminile
Gli Europei 2025 danno nuovo slancio al calcio femminile e mettono in luce un tema spesso sottovalutato: il rischio d’infortunio più elevato tra le giocatrici. La prevenzione incentrata sul corpo femminile è efficace. La Suva sostiene misure mirate dell’Associazione Svizzera di Football nell’allenamento e nella formazione.
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Con l’UEFA Women’s EURO in Svizzera l’attenzione non si focalizza solo sullo sport, ma anche sulla salute delle atlete. Infatti, secondo studi internazionali, le calciatrici si infortunano più spesso e diversamente dagli uomini, in particolare alle ginocchia.
Lesioni senza interventi fallosi – per svariati motivi
Le lesioni sono generalmente causate da un brusco stop, un cambio di direzione o un atterraggio a gamba tesa, quindi senza l’intervento dell’avversario. «Il rischio più elevato è dovuto a molte cause: differenze anatomiche, nella massa muscolare oppure oscillazioni ormonali che in determinate fasi del ciclo possono rendere i legamenti più vulnerabili» spiega la dott.ssa Marion Grögli, medico dirigente di Medicina sportiva e riabilitazione alla Rehaklinik Bellikon, che appartiene alla Suva. «In media, le donne hanno un bacino più ampio e questo influisce sulla posizione delle gambe. I muscoli anteriori della coscia predominano quindi su quelli posteriori, favorendo le lesioni del legamento crociato anteriore. Per evitare infortuni occorre quindi allenare adeguatamente i muscoli posteriori della coscia» conclude Grögli.
La prevenzione è efficace, a patto che sia precoce
Poiché sia l’anatomia femminile che la situazione ormonale delle donne possono essere influenzate solo in misura limitata, è molto importante una prevenzione precoce, incentrata sull’anatomia femminile. In collaborazione con l’Associazione Svizzera di Football ASF, da anni la Suva si impegna per migliorare la prevenzione nel calcio mediante attività di sensibilizzazione, esercizi e formazioni mirati.
Gli Europei in Svizzera, un trampolino di lancio per il calcio femminile
In vista di UEFA Women’s Euro 2025, l’attività di prevenzione specifica nel calcio femminile diventa ancora più rilevante: ora, ad esempio, sono parte integrante della formazione degli allenatori e delle allenatrici esercizi per stabilizzare caviglie, ginocchia, anche e fianchi. «Solo se in futuro terremo maggiormente conto del fisico delle donne e delle relative esigenze (ad esempio nei piani di allenamento, nell’equipaggiamento e nella formazione degli allenatori e delle allenatrici), potremo evitare infortuni, soprattutto nell’ottica dell’obiettivo dell’ASF di raddoppiare la rappresentanza femminile nel calcio nei prossimi anni» sottolinea Raphael Ammann, responsabile della campagna calcio alla Suva.
Test di ripresa dello sport prima del ritorno all’allenamento
Se nonostante una buona preparazione, si verifica un infortunio, l’obiettivo è ritornare il prima possibile alla vita quotidiana, al lavoro e allo sport. Prima di tornare a praticare sport agonistico è necessario verificare la resistenza fisica mediante test di ripresa dello sport. «I test di flessibilità, coordinazione, stabilità e forza consentono di rilevare anomalie o deficit e di confrontarli con valori di riferimento precedenti» spiega Marion Grögli. «In presenza di un certo rischio di infortunarsi nuovamente può essere opportuno ritardare la ripresa». Le Divisioni di Medicina sportiva della Rehaklinik Bellikon e della Clinique romande de réadaptation di Sion propone questi test per coloro che praticano sport agonistico.
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