Oltre alla Suva, chi emana i valori limite per il posto di lavoro?

Oltre ai valori limite della Suva, vincolanti per legge, esistono altri valori di riferimento e di orientamento riguardanti la tutela della salute sul posto di lavoro. Per saperne di più su questi altri standard e sulla loro importanza per la sicurezza dei dipendenti.

Indice

L'essenziale in breve

Oltre ai valori limite sul posto di lavoro emanati dalla Suva, esistono altri parametri di valutazione che, a seconda del contesto, possono essere utilizzati per valutare i rischi per la salute dei dipendenti. Si tratta ad esempio di:

  • della legge sul lavoro
  • Informazioni del fabbricante nel contesto della legislazione sui prodotti chimici
  • Valori limite di altre istituzioni o altri Paesi
 

Parametri di valutazione non stabiliti dalla Suva

Ogni Paese e anche l’UE hanno dei propri valori limite ufficiali sul posto di lavoro. È possibile trovarne una raccolta ad esempio nella banca dati dell’IFA.

Vanno menzionati inoltre soprattutto i valori DNEL (Derived No-Effect Level)  previsti dalla legislazione sulle sostanze chimiche, che devono essere ricavati dall’industria in relazione alla registrazione delle sostanze chimiche nello SEE (ordinanza REACH e ordinanza sui prodotti chimici OPChim). La OPCHIM e quindi i valori DNEL sono di competenza della Segreteria di Stato dell’economia, SECO

Ulteriori valori di riferimento e di orientamento si trovano nella legge sul lavoro, che definisce i requisiti per la qualità dell’aria , l’illuminazione, il microclima, i rumori, l’acustica e le vibrazioni sul posto di lavoro. Anche l’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) pubblica valori di riferimento, ad esempio per le sostanze nocive all’interno di edifici.

Gli esperti fanno chiarezza

Domande sulla corretta interpretazione dei valori limite e sul loro valore legale vincolante? Per una fondata valutazione, si raccomanda di rivolgersi agli specialisti della sicurezza sul lavoro.

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