Finora, per sverniciare mobili o ravvivare contropareti, porte e simili si è fatto largo uso di svernicianti contenenti diclorometano.
A causa dei rischi sanitari rilevati, a partire dal 1° dicembre 2014 l'immissione sul mercato di svernicianti contenenti diclorometano è sostanzialmente vietata per l'impiego a titolo professionale o commerciale (ORRPChim, allegato 2.3 ). L'unica eccezione è rappresentata dall'utilizzo industriale.
Per verificare se un prodotto contiene diclorometano è possibile consultare la scheda di dati di sicurezza dei singoli fornitori.
Il diclorometano ha un forte potere narcotizzante ed è classificato come nocivo. Chi respira i vapori di questa sostanza può accusare malesseri passeggeri tra cui capogiri, cefalea, stordimento e difficoltà di concentrazione. Possono anche insorgere disturbi cronici, ad esempio a carico del fegato e del sistema nervoso. Ad elevate concentrazioni vi è un grave pericolo di soffocamento.
Il valore limite (valore MAC) sul posto di lavoro per il diclorometano è di 180 mg per metro cubo di aria, ed è alquanto basso se paragonato ad altri solventi. Il DCM evapora molto in fretta, pertanto la sua concentrazione nell'aria supera facilmente il valore limite quando si utilizzano prodotti svernicianti. Se si avverte odore di DCM, di solito significa che la concentrazione è già arrivata oltre la soglia di guardia.