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Lotta antincendio su impianti idraulici nei lavori in sotterraneo

Per i lavori in sotterraneo serve un piano globale di sicurezza e protezione della salute, con misure efficaci di lotta contro incendi ed esplosioni. In questo modo si possono prevenire gli incendi negli impianti idraulici e, in caso di emergenza, contrastarli con efficacia. Osservate a tale scopo le nostre misure di protezione.

Indice

L'essenziale in breve

Un incendio in un impianto idraulico può avere conseguenze fatali per il personale. Ecco perché è indispensabile garantire una prevenzione completa degli incendi, comprese tutte le misure di protezione necessarie.

Di seguito i punti principali:

  • In caso di incendio a una macchina azionata da un sistema idraulico, si possono sviluppare fumi intensi e un forte calore.
  • Perdite di olio e fonti di innesco possono causare pericolosi incendi durante i lavori in sotterraneo.
  • Dopo lo scoppio di un incendio adottate immediatamente le misure necessarie a contrastarlo.
 

Situazioni pericolose causate da un incendio

Gli incendi durante la costruzione di gallerie sono più pericolosi che in qualsiasi altro luogo. Se vi trovate nelle vicinanze dello scoppio di un incendio, siete immediatamente a rischio. Se l’olio nebulizzato prende fuoco, rischiate di essere investiti direttamente dalle fiamme e di non avere più nessuna via di fuga rimanendo bloccati tra il fronte di scavo e la zona dell'incendio.

Se l’incendio non viene spento in tempi rapidi, si sviluppano fumi intensi e un forte calore. Occorre prevedere una violenta propagazione del fumo, che mette a rischio anche le persone che si trovano molto distanti dal luogo dello scoppio. Secondo l'art. 34 dell'Ordinanza sui lavori di costruzione dovete pertanto adottare misure adeguate per prevenire gli incendi.

Tipologie di incendio concernenti gli impianti idraulici

Nel caso degli impianti idraulici si possono verificare due tipi di incendio:

Tipo 1: incendio con accensione repentina e formazione di un dardo di fuoco

L’olio fuoriesce da una fessura stretta e a causa della forte pressione viene nebulizzato. A un certo punto, a contatto con una superficie rovente o un’altra fonte di innesco (pioggia di fuoco), l'olio prende improvvisamente fuoco.

L’incendio si presenta sotto forma di «dardo di fuoco» (come in un bruciatore) finché la pressione nel sistema idraulico (oleodinamico) non si annulla. La fiamma intensa, spesso estesa, brucia tutto il materiale infiammabile che incontra. Il dardo di fuoco si estingue non appena la pressione dell’olio precipita. L’incendio può tuttavia continuare se nell’ambiente circostante ci sono sostanze che stanno già bruciando o se la perdita di olio non si arresta. Questa situazione può evolvere nella tipologia di incendio descritta qui sotto (tipo 2).

Tipo 2: incendio ad accensione e sviluppo lento

Un'avaria (circuito idraulico/diesel/trasmissione) provoca la fuoriuscita di olio che a contatto con una superficie rovente prende fuoco. Questa situazione può essere originata da un incendio di natura elettrica, da una collisione o da un incendio scoppiato su un altro veicolo.

In genere questo tipo di incendio si manifesta abbastanza lentamente e all’inizio si nota soltanto per la presenza di fumo. Dapprima le fiamme sono basse e poi, con l'aumento del calore, prendono sempre più consistenza. Anche il fumo diventa sempre più intenso.

In una prima fase le dimensioni dell’incendio dipendono dalla quantità di materiale presente (tubi, cavi, materiale isolante sporco d’olio, coperture in materia plastica, perdita continua di olio) e dal grado di infiammabilità (punto di infiammabilità).

Solo in un secondo momento risulta determinante la quantità di combustibile residuo (forte riscaldamento dell’olio oltre il punto di infiammabilità, dimensioni del serbatoio, ulteriori avarie causate dall’incendio).

Di solito l’impianto di spegnimento presente sulle apparecchiature di grandi dimensioni può estinguere l’incendio già nella fase iniziale. Se però l’olio continua a fuoriuscire e a entrare in contatto con una superficie rovente, si può verificare un secondo innesco.

Le misure più importanti in caso di incendio

Quando scoppia un incendio, si ha poco tempo per reagire. Per questo occorre definire chiaramente le misure secondo priorità. In caso di emergenza attenersi alla seguente procedura:

  • Spegnere la macchina (disinserire i circuiti di alimentazione e di pressione).
  • Chiamare i pompieri e far evacuare la zona.
  • Cercare di fermare le fiamme azionando l’impianto antincendio o usando un estintore portatile. Dispositivi di spegnimento automatici integrati nel motore garantiscono un’attivazione molto rapida
  • Mettere in salvo le persone ferite allontanandole dalla zona di pericolo.
  • Durante l’evacuazione avere con sé un autorespiratore ad ossigeno da usare in caso di un’eventuale diffusione di fumo.
  • Non appena si constata l’avvicinarsi del fumo, attivare immediatamente l’autorespiratore ad ossigeno, poiché il fumo si diffonde molto rapidamente.
  • Far eseguire le operazioni di controllo e spegnimento del focolaio dell’incendio a un’azienda specializzata.

Attenzione

Se non è possibile bloccare le fiamme nella fase iniziale, tutte le persone coinvolte devono recarsi in una zona sicura. Spegnere un incendio in pieno sviluppo è un’operazione complessa che può essere eseguita solo da personale specializzato (pompieri) munito di adeguato equipaggiamento.

Misure preventive (esempio jumbo di perforazione)

Le seguenti misure consentono di prevenire o combattere gli incendi quando si lavora con un jumbo di perforazione.

  • Assicurarsi che la macchina abbia, di base, la conformità CE e che sia stata costruita con caratteristiche elettriche e idrauliche conformi allo stato della tecnica (UNI EN ISO 19353:2019, Sicurezza del macchinario – Prevenzione e protezione contro l’incendio). Controllare anche la dichiarazione di conformità.
  • Controllare che la valutazione del rischio sia stata eseguita e documentata in fase di costruzione (UNI EN ISO 19353:2019, Sicurezza del macchinario, Prevenzione e protezione contro l'incendio). Se necessario, contattare il fabbricante.
  • Accertarsi che siano state applicate misure tecniche antincendio, ad es. uso di fluidi idraulici difficilmente infiammabili (UNI EN ISO 19353:2019, Sicurezza del macchinario, Prevenzione e protezione contro l'incendio). Ciò consente di ridurre notevolmente il pericolo di un innesco a contatto con una superficie rovente, anche se non esclude la possibilità di un incendio del tipo «pioggia di fuoco». I fluidi idraulici difficilmente infiammabili (conformi a VDMA 24317, DIN 24320, UNI EN ISO 12922) sono distribuiti in Svizzera anche dalle società Shell (Irus DU), Motorex (Oekosynt HFDU), Castrol (Anvol SWX) e PANOLIN (PANOLIN SYNTHSAFE) e vengono impiegati anche nelle macchine per miniere.
    Attenzione: è necessario contattare il costruttore delle macchine e il fornitore dei liquidi lubrificanti per conoscere la compatibilità dei componenti e le condizioni d'uso.
  • Controllare che il macchinario sia dotato di un dispositivo integrato di rivelazione e spegnimento incendi (UNI EN ISO 19353:2019, Sicurezza del macchinario, Prevenzione e protezione contro l'incendio).
  • Verificare che siano state adottate misure di sicurezza supplementari come un circuito di arresto di emergenza che interrompe l’alimentazione (UNI EN ISO 19353:2019, Sicurezza del macchinario, Prevenzione e protezione contro l'incendio). Se necessario esso spegne anche un eventuale motore diesel acceso e scarica la pressione nel sistema idraulico, più rapidamente possibile e nella misura necessaria (arresto della nebulizzazione su tubi, condotte o raccordi filettati), senza provocare nuove situazioni di pericolo (valvole di sicurezza per la cesta di lavoro e per le slitte di perforazione).
  • Verificare che l'interruttore di arresto in caso di emergenza e i dispositivi che avviano l’impianto di spegnimento siano presenti in cabina e che l'attivazione dell'impianto antincendio sia collegata al circuito di arresto di emergenza (ma non viceversa!).
  • Verificare la presenza di estintori portatili (minimo 2 estintori da 6 kg sulla macchina).
  • Verificare la presenza di sistemi di autosalvataggio dalla cesta di lavoro (fune di salvataggio o discesa controllata in caso di emergenza).
  • Se il macchinario non dispone di un dispositivo integrato di rivelazione e spegnimento incendi e di un circuito di arresto di emergenza con scarico della pressione, è da ritenere che non soddisfi i requisiti delle misure antincendio indicati nella norma UNI EN ISO 19353:2019, Sicurezza del macchinario, Prevenzione e protezione contro l'incendio.
  • Attuazione delle misure nell'ambito del piano di sicurezza del cantiere (vedi Ordinanza sui lavori di costruzione art. 4, Piano di sicurezza e di protezione della salute e art. 34, Protezione contro le esplosioni e gli incendi).
  • Messa a disposizione nelle immediate vicinanze e in numero sufficiente (per interventi di spegnimento secondari) di adeguati sistemi di estinzione (ad es. CAFS, Compressed Air Foam System).
  • Garanzia di regolare manutenzione da parte di personale qualificato (sistema di qualità) con documentazione degli interventi effettuati. La manutenzione riguarda in particolare:
    - circuito elettrico
    - circuito idraulico
    - isolamento delle parti incandescenti
    - impianto di spegnimento
  • Utilizzo sistematico di ricambi originali o pari qualità.
  • Impiego di carburanti nel rispetto delle relative specifiche.
  • Controllo giornaliero dell'impianto da parte di un meccanico/macchinista addestrato per jumbo di perforazione, al fine di rilevare carenze palesi (perdite evidenti, fuoriuscita di olio, tubi danneggiati, fari e cavi difettosi ecc.).
  • Pulizia settimanale della macchina (evacuazione dei vapori).
  • Controllo settimanale da parte di uno/una specialista per rilevare eventuali carenze di sicurezza (usura, tubi flessibili e cavi elettrici posati in maniera scorretta ecc.).

La formazione dei macchinisti addetti al jumbo di perforazione riguarda:

  • manuale d'uso del jumbo di perforazione
  • conoscenze elementari in materia di fonti energetiche (nebbia di olio) e fonti di innesco (guasti elettrici, superfici roventi, fumo)
  • funzionamento ed efficacia dell’impianto di spegnimento e del circuito di arresto di emergenza (compreso il dispositivo di scarico della pressione)
  • comportamento in caso di incendio: intervento immediato al momento del rilevamento e prime misure antincendio, autoprotezione e autosalvataggio
  • controllo giornaliero della macchina
  • riconoscimento e segnalazione di difetti e guasti importanti, malfunzionamenti

La formazione del personale manutentore del jumbo di perforazione riguarda:

  • manuale d'uso, conoscenze approfondite delle funzioni di sicurezza
  • applicazione delle liste di controllo in materia di manutenzione
  • riconoscimento dei segni di usura che possono causare un incendio
  • ordinazione e scelta dei pezzi di ricambio
  • corretta installazione dei pezzi di ricambio
  • conoscenze elementari in materia di fonti energetiche (nebbia di olio) e fonti di innesco (guasti elettrici, superfici roventi, fumo)

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